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I labirinti morali, le nebbie esistenziali, le vite morte… ma anche le giornate di Sole: tutto passa da qui, da questo nero rettangolo di luce sintetica i cui confini squallidi, in un certo senso faticosi, anche gli dei schifano: baratro immane – chi ne varca i confini, non ritorna a casa. Prodigioso, il rettangolo, ma anche terribile. Gli dei, tuttavia, ne hanno bisogno. Ed è proprio qui vicino, infatti, che fluttua la loro nuova celestiale dimora: un nonnulla oltre gli ultimi pixel… dove il segnale muore.