Sbocciare, appassire: una direzione e il suo specchio. Mi sento così, ora: la persona che sono, che penso di essere, di essere diventato. Ma anche l’opposto: una mera ipotesi, un’immagine senza radici, se non quelle fatte di pensiero – mattoni dell’infinitamente piccolo. Oggi diverso da ieri, ieri diverso da oggi. Proprio ieri e non oggi. Ieri, sì, quando invece la direzione delle cose era una. Cos’è successo? “Le persone cambiano”, direbbe qualcuno. Già. Ma è comunque cambiamento, quando vecchio e nuovo convivono? Cosa succede se una forza inarrestabile incontra un oggetto inamovibile?